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CARATTERISTICHE
- In VAN (max 8 posti), in Pullman (max 50 posti)
- Durata: 9 ore
- Località: Segesta
- Tipologia: Trekking naturalistico
COSA FARAI
Diventa difficile definire questo percorso semplicemente come trekking. La sensazione di perdersi nel tempo non è data solo dalla natura rigogliosa ed incontaminata e dalle rocce che si contendono lo spazio con il verde della macchia mediterranea. C'è molto di più. C'è il Tempio di Segesta, sullo sfondo, ma anche il Teatro e l'Acropoli ritrovata. Secoli di storia che riemergono dal tempo e che impreziosiscono un paesaggio naturalmente affascinante. Vi condurrò attraverso sentieri nascosti, lembi di terra che vi riporteranno indietro nel tempo. E non solo quello antico dei greci e dei romani, ma anche quello più recente fatto di storia e tradizioni degli uomini che hanno vissuto queste terre.
COSA TI ASPETTA
- Il sentiero entra subito nel vivo della sua bellezza per la folta vegetazione che si trova sin dall'inizio della camminata.
- Da lì a breve vi è il passaggio dal letto del fiume e si giunge al primo incontro visivo con il tempio di Segesta.
- Risalendo il fiume, sempre accompagnati dalla visione suggestiva del tempio, si giunge sul Monte Pispisa che domina il sito archeologico meno conosciuto del Santuario di Mango.
- Da lì il panorama è stupendo. Piccola sosta per ammirare le bellezze paesagistiche quali, vigneti di Calatafimi, Bosco Angimbè etc... .
- Dopo aver scollinato il monte e giunti al vallone, verrà effettuata una sosta pranzo (a sacco) sul fianco del fiume sotto alberi d'arance.
- Ripreso il cammino si giungerà alla Stazione di Calatafimi da dove imboccheremo un ulteriore sentiero che ci porterà al Bosco Angimbè.
- La passeggiata si concluderà con un percorso cittadino che ci vedrà percorrere a piedi i vicoletti di Calatafimi famosi per le ceramiche a tema.
- Rientro a Trapani ore 18.00 circa.
INFORMAZIONI UTILI
- Abbigliamento da Trekking idoneo alla stagione;
- Maglia di ricambio;
- Giubbino antivento/pioggia;
- Scarpe da Trekking alte;
- Bastoni da Trekking (consigliati);
- Copri capo ed occhiali da sole;
- Acqua (litri 1,5 a persona);
- Frutta secca e/o barrette energetiche e/o crackers.
TIPOLOGIA PERCORSO (a bastone)
- Sentiero;
- Strada sterrata;
- Rete ferroviaria;
- Escursione di media difficoltà, pertanto è consigliata esclusivamente a persone con una discreta resistenza fisica, tuttavia si procederà a passo del più lento.
INFO SULLA LOCALITÀ
Gole di Segesta: Le gole di Segesta costituiscono un canyon naturale formato dal fiume Caldo nel territorio di Calatafimi Segesta, vicino al sito archeologico dell’antica città di Segesta. È proprio la suggestiva vista del tempio e del panorama sulle vallate circostanti a rendere magico questo luogo intriso di storia e di cultura.
Monte Pispisa: Si giunge sulla vetta del monte Pispisa attraversando un bosco di pini d'Aleppo e lungo il cammino si possono ammirare piante in fioritura autunnale come i crochi, i ciclamini e la mandragora. Il panorama è dominato dal tempio di Segesta, dai campi di agrumeti che si scorgono nella valle, ma anche dal sito poco conosciuto del Santuario di Mango dove recenti scavi hanno messo in luce le rovine di un grande santuario rettangolare, cinto da un muro monumentale, all'interno del quale sono stati rinvenuti i resti di due templi dorici del VI e V a.c., insieme ad altri edifici più modesti.
Fiumi di Calatafimi: Tra valloni e torrenti a carattere stagionale, due fiumi caratterizzano il territorio di Calatafimi Segesta: il Kàggera e il Fiume Freddo. Il primo si snoda lungo un’ampia vallata compresa tra l’abitato e i rilievi del monte Barbaro. Prima di riversarsi nel Fiume San Bartolomeo, assume la denominazione di Fiume Caldo per via dell’apporto di acque sulfuree sgorganti dalle sorgenti delle Terme Segestane. Il Fiume Freddo, che nasce dalle montagne di Gibellina aggira da sud verso nord il territorio di Calatafimi Segesta prima di riversarsi, come il Fiume Caldo, nel Fiume San Bartolomeo. Notevoli dal punto di vista naturalistico alcuni tratti di questi due corsi d’acqua e i torrenti. Ad esempio il Vallone della Fusa che si insinua, tra splendide, verdissime gole, tra monte Pispisa e Monte Barbaro.
Stazione di Calatafimi: Per giungere in paese, si passa per la stazione di Calatafimi, posta sulla linea Palermo-Trapani. Avventurarsi lungo i binari rende il tragitto molto suggestivo e divertente. L'antico manufatto, oltre ad offrire una comoda stazione di posta, s'integra perfettamente con il paesaggio naturale circostante.
Calatafimi: Il duplice nome di Calatafimi Segesta, racchiude in sé tutta la grandezza di due periodi storici: La magnificenza degli Elimi di Segesta nell'antichità (è il centro abitato più vicino al sito archeologico) e la battaglia avvenuta tra Garibaldi ed i borbonici, tappa fondamentale del nostro Risorgimento. Sul luogo dove avvenne lo scontro venne eretto un grande mausoleo, dove si conservano le spoglie dei caduti. Il mausoleo conosciuto come Sacrario di Pianto Romano, fu progettato dal celebre architetto Ernesto Basile.